RISTRUTTURAZIONE 2025 - 90mq
Il nuovo Archivio storico della Contrada della Chiocciola sorge nel cuore del rione, in un contesto di grande valore storico, dove insistono spazi di straordinario pregio: la Chiesa con il suo atrio, il Museo, la Sala del Seggio, la Cancelleria e la Camarlengheria.
I locali scelti, prima destinati ad economato, sono stati individuati per la loro vicinanza al Polo Museale con il preciso intento di mantenere unito il nucleo degli edifici storici che ospitano - a vario titolo - la Contrada, in particolare la sede operativa e gli ambienti che ne raccontano la storia.
L'intento del progetto è stato quello di riqualificare il contenitore per dare giusto valore al contenuto, perchè il primo non è soltanto scrigno dell'altro, ma entrambi rappresentano la memoria. Dopo aver identificato il luogo, la trasformazione è partita dal risanamento dei locali mediante un complesso intervento che li ha restituiti al loro aspetto primigenio.
Le opere edili hanno riguardato il consolidamento delle parti strutturali, ovvero la ricucitura delle murature e la posa del nuovo massetto strutturale. Si è scelto di realizzare la sabbiatura dei soffitti e delle murature al fine di riportare il mattone faccia a vista. I locali sono stati adeguati così da permettere il superamento delle barriere architettoniche, e infatti sono stati eliminati i gradini e realizzate rampe.
Il nuovo Archivio è caratterizzato da due ambienti collegati di circa 90mq totali, coperti da caratteristici soffitti con volte in mattoni. Gli spazi sono stati adeguati al contenimento sia digitale che fisico, mentre le loro funzioni sono state definite in base alla loro destinazione.
All'ingresso si trova il locale di consultazione che si caratterizza per il grande bancone disegnato su misura e collocato al centro. Da qui si accede al locale destinato alla conservazione, alla catalogazione e inventariazione che è dotato di un apposito sistema di scaffalature mobili e compattabili e di alcune postazioni di lavoro. Questo ambiente si affaccia sull'esterno ed è protetto da un particolare infisso che si ritrae, quasi a nascondere l'interno così da incuriosire il passante e invogliarlo a fermarsi.
Per quanto riguarda la parte impiantistica, al fine di mantenere la temperatura costante per tutti gli ambienti, è stato posato l'impianto radiante a pavimento e collegato alla nuova caldaia.
Il progetto ha posto particolare attenzione alle condizioni climatiche dei nuovi locali: per garantire un'adeguata ventilazione e una opportuna deumidificazione dei depositi e per mantenere costante il rapporto temperatura/umidità, è stato installato un nuovo impianto di ventilazione controllata (vmc), che consentirà di gestire il ricambio dell'aria con l'ambiente esterno, permettendo di prevenire l'accumulo di umidità, muffe e inquinanti outdoor.
L'impianto elettrico è stato progettato completamente ex-novo ed è stato organizzato con particolare attenzione alle esigenze dell'archivio. Sono state previste più postazioni per pc ed è stato allestito uno spazio per rack.
Il progetto ha coinvolto anche la facciata. I nuovi infissi impiegati ripropongono le stesse proporzioni e gli stessi giochi di sormonto dei profili esistenti, permettendo così il pieno rispetto del dettato architettonico originario. La partitura è invece modificata, così come i materiali che prevedono soluzioni figlie di tecnologie più avanzate: l'intento, oltre che un miglioramento estetico, è stato quello di superare i limiti tecnici del passato come la scarsa tenuta all'aria e all'acqua.
Alcuni pannelli in acciaio corten delimitano i nuovi infissi e si arricchiscono di parole e frasi: si tratta di scritte significative che, rievocando frammenti della storia e della vita della Contrada, vogliono valorizzare la "comunità" e il suo patrimonio di "memoria collettiva".
Oltre alla modifica degli infissi, l'intervento esterno ha riguardato la realizzazione di una fascia di marciapiede antistante il civico 10. Duplice l'intento di questa struttura: impedire il parcheggio ed evitare che l'area divenga deposito inappropriato per sacchi di spazzatura, due brutte abitudini che per anni hanno afflitto i residenti della zona.
L'illuminazione è stata usata come elemento funzionale e decorativo non solo all'interno dei locali ma anche in esterno dove la sorgente luminosa a LED è stata inserita all'interno dei pannelli in acciaio corten degli infissi: qui di notte la luce filtra mettendo in evidenza i testi incisi a laser e creando una "cascata di luce" che fuoriesce dai vuoti ottenuti mediante il lettering.